Ciao a tutti. Mi sono preso il giorno di Pasqua, ieri, per rileggere quel che ho scritto dal 2019 in avanti, rimuovere i pezzi non più interessanti (quelli sulle nazioni scartate) e aggiornare quelli obsoleti. Perché di recente sono uscite nuove leggi sulla immigrazione in Portogallo, Costa Rica e Grecia; la prima rende del tutto non conveniente il trasferimento lì, la seconda semplifica parecchio le cose, la terza è economicamente molto interessante anche se resto scettico per la bassa qualità del servizio sanitario greco e la difficoltà della lingua locale.
Ho anche aggiornato tutti i prezzi degli immobili citati, e il costo della vita.
Poi ho impaginato in modo da rendere il tutto più leggibile —e indicizzato. Dateci una scorsa, dai.
https://www.accomazzi.it/download/C1cdriCRefBds.pdf
E poi magari ci vediamo per parlarne? 🤓
Akko
P.S. Questa mailing ora raggiunge anche Mario Villani e dolce metà. Benvenuti nel gruppo.
L-għodwa!
Visto che l’apposita cugina Anna mi tifa per “qualcosa di vicino a casa” sono andato a guardarmi la nuova (relativamente nuova, è di fine 2020) versione del programma maltese per i pensionati.
La guida ufficiale in inglese sta qui
https://cfr.gov.mt/en/inlandrevenue/itu/Documents/Guidelines MRP.pdf <https://cfr.gov.mt/en/inlandrevenue/itu/Documents/Guidelines%20MRP.pdf>
Bigino per chi non ha voglia di leggersi tutto il papiro (come ho fatto io)
cittadini UE o una manciata di altre nazioni tipo la Svizzera, in possesso di passaporto valido, bla bla bla
Bisogna fruire di una pensione o trattamento equiparabile, e incassarla a Malta
Si può continuare a lavoricchiare, ma non a Malta (tranne che per beneficienza)
C’è da acquistare o affittare un immobile là, valore di almeno € 275.000 (oppure affitto da almeno 9600€/anno). Per coppie sposate, è accettabile un immobile in due.
Incensurato, e va davanti a un notaio maltese a giurare di non essere soggetto a procedure pendenti, neppure civili
Coperto da SSN in Italia o acquirente di polizza sanitaria a Malta
Non domiciliato a Malta e per almeno cinque anni non vi trasferisce il domicilio
Sa comunicare correntemente in una delle lingue locali, che sono l’inglese e il maltese
Paga una tassa governativa di 2.500€, non rimborsabile e presenta una tonnellata di scartafacci. Qui il modulo: https://cfr.gov.mt/en/inlandrevenue/itu/Documents/Application%20form%20-%20…
Il permesso viene rilasciato dopo che la pratica viene trattata
Cosa succede se la pratica viene accettata? Si diventa soggetti a una tassazione fissa del 15% sulla pensione e su ogni reddito ricevuto in Malta (nel caso di una coppia, vale automaticamente per entrambi); dal primo gennaio dell’anno i cui la pratica viene accettata e sino al 31 dicembre dell’anno in cui si rinuncia (capitasse).
E una tassazione del 35% su “qualsiasi altro reddito”. Che immagino siano i redditi prodotti sull’Isola, ma non dovresti averne, quindi non è chiarissimo. Magari gli investimenti locali? Da chiarire.
Se dopo cinque anni si trasferisce la residenza in Malta o comunque se si diventa cittadini maltesi il programma termina e, da quel che capisco, si viene trattati come i locali.
Mi sembra tutto molto più complicato che salire su un aereo per Tenerife e anche la convenienza meno evidente, però, peccarità, parliamone, io non mi metto certo di traverso se l’ipotesi piace.
Ci sono anche regole speciali per super-ricchi che si applicano se l’immobile vale almeno 400.000€ e se ogni anno l’interessato contribuisce in qualsiasi forma per almeno mezzo milione al governo di Malta (più altri 150.000€ per altri membri della famiglia). Se vi interessa il caso, fatelo studiare dal vostro staff e la prossima volta che ci troviamo in pizzeria pagate voi.
(E, per chi non ci fosse arrivato, "l-għodwa” vuol dire buongiorno in maltese).
Buongiorno a tutti. Oggi vi disturbo per una mia riflessione sul tema delle tempistiche (e, come sempre, vi invito a rispondere con le vostre contro-riflessioni).
La riflessione è scaturita dalle chiacchiere fatte nelle ultime settimane con alcuni dei destinatari di questa mail. Che girano attorno a due obiezioni, distinte, ma comprensibili e sensate.
Molto meglio un posto più vicino di un posto più lontano, perché sicuramente vorremo andare e venire dall’Italia spesso.
Io farei fatica a staccarmi dall’Italia perché debbo seguire (i miei anziani genitori / un ragazzo non autosufficiente / qualcuno).
Ci ho molto pensato e credo che ci sia una riflessione di base, da fare necessariamente. Che è questa: non c’è da preoccuparsi davvero di come ci gestiremo subito dopo essere andati in pensione — obiettivo lontano meno di dieci anni per tutti i destinatari di questa email. Perché “i sessanta sono i nuovi quaranta” (e qualcuno, statistiche alla mano, aggiunge anche “gli ottanta sono i nuovi sessanta”). In altre parole, nessuno di noi è fresco e veloce come a vent’anni, però quando saremo appena andati in pensione avremo ancora forze da spendere. E, per definizione, avremo moltissimo tempo libero. E tutti i risparmi di una vita, quanti che siano.
Le due obiezioni che riporto sopra sono indubitabilmente valide proprio in quel momento lì: quando sarei in pensione da poco. Ma entrambe impallidiscono col passare del tempo.
E, sempre secondo me, per i motivi che ho appena spiegato i vantaggi dell’idea “costruiamo assieme uno spazio comune, mettiamo assieme un po’ di risorse, ingaggiamo insieme una persona che ci aiuti… eccetera…” sono vantaggi di poca importanza subito e di cui avremo davvero bisogno più in là. Ben sopra gli ottanta (età alla quale, confido, arriveremo abbondantemente tutti, ma per definizione chi non ci arrivasse non avrebbe problemi da risolvere).
Quando avremo ottant’anni, chi mai penserà a viaggiare tanto e spesso? Sarà allora che i vantaggi di una casa in un posto dal clima mite, che non richiede riscaldamento il 15 gennaio né climatizzazione il 15 luglio, saranno palpabili, sia sul fisico che nel borsellino. Così come il fatto di risiedere in un posto dove si pagano meno tasse e dove prodotti e servizi costano meno.
E, quando avremo ottant’anni, chi avrà ancora genitori che segue personalmente? Nel caso del nipote non autosufficiente, è pensabile che un ottantenne si faccia carico di un quarantenne con quel tipo di problemi, o è invece evidente che prima di allora sarà necessaria tutt’altra soluzione?
E adesso sto zitto ed ascolto voi.
Akko
Quanto mi costa una palazzina con almeno 400 mq di spazio per 5 appartamenti indipendenti più uno spazio comune, non lontano da servizi e negozi, a portata di un ospedale con medicina interna, rianimazione attrezzata, ortopedia, radiologia?
Premessa 1: ieri sera e l’altroieri sera non c’era niente di interessante in TV. Sì, ho controllato anche tutto quello che offre Netflix, ma niente di buono. Quindi avevo del tempo a disposizione.
Premessa 2: sono convinto di aver fatto un buon lavoro di ricerca per Portogallo e Spagna perché in quelle nazioni domina un portale di vendite immobiliare all’avanguardia nel mondo — Idealista — che mi permette di cercare cose come “edificio intero, non affittato, all’interno della zona che ti disegno io sulla mappa”. Per Cipro, Costa Rica e Malta un sito così buono non c’è e vado più a tentoni. Però non credo di aver preso fischi per fiaschi.
Ho cominciato con la nazione di Malta. Il sito di compravendita immobili usato è https://franksalt.com.mt/ che mi risulta il più popolare in quel Paese.
Qui il problema è che, come forse ricorderete dalla discussione relativa, per trovare un buon rapporto prezzo/prestazioni bisogna andare sull’isola un po’ più piccola, Gozo, mentre l’isola di Malta è decisamente più costosa. A Gozo c’è un solo ospedale, il Gozo General Hospital, che secondo me la rianimazione non ce l’ha. Guardate anche voi. Qui c’è la scheda dell’ospedale sul sito del ministero della salute.
https://deputyprimeminister.gov.mt/en/gozo-general-hospital/Pages/home.aspx
Rianimazione in inglese di solito si dice resuscitation, spesso abbreviato in resus. A volte usano il termine trauma unit. Non trovo nessuno dei due. C’è emergency, ma quello è il pronto soccorso. E il fatto che nella pagina troneggi la foto dell’elicottero ambulanza con cui portano i malati gravi al Mater Dei sull’isola di Malta non mi tranquillizza. Ho provato un po’ di Google-fu e trovo la tesi di laurea di un PhD britannico che ha fatto la specializzazione a Malta e scrive…
> Mater Dei is the only tertiary centre in the country, with a full range of medical and surgical services, so the most critically unwell patients throughout Malta and Gozo end up being transferred in through ambulance or helicopter
Se allora abbandoniamo Gozo e puntiamo sull’isola di Malta, la soluzione più economica che ho trovato per una palazzina è nella cittadina di Hamrun, a circa 5 chilometri dal Mater Dei.
Sono sei unità immobiliari, e ci sta bene perché puntavamo su 4 per noi, una per il “maggiordomo” e uno spazio comune. La richiesta è di 983.000 euro, una discreta sommetta, se tenete conto che è affittato quindi ci vorrebbe tempo per sfrattare gli attuali inquilini. https://franksalt.com.mt/property/041731/
Sono più soddisfatto di quanto trovo a Tenerife, Canarie. Qui mi sono concentrato su San Cristóbal de la Laguna, seconda città dell’isola e limitrofa al capoluogo Santa Cruz de Tenerife. Proprio a San Cristóbal c’e lo Hospital Universitario de Canarias, fondato nel 1971. Costituisce un unico polo con il limitrofo Hospital Universitario Nuestra Señora de Candelaria che sta a Santa Cruz (ma a pochi metri di distanza, sono entrambi sul confine) che è il maggiore ospedale dell’arcipelago. https://es.wikipedia.org/wiki/Hospital_Universitario_Nuestra_Se%C3%B1ora_de…
Per cercare palazzine il sito usato è idealista.com <http://idealista.com/> il più popolare in Spagna.
Trovo per 399.000€ un complesso di 522 metri quadri con 4 appartamenti già pronti di cui tre immediatamente abitabili e uno da ristrutturare ma tutti e 4 sfitti. https://www.idealista.com/en/inmueble/100747049/
Una alternativa è questa palazzina di quattro piani attualmente divisi in 4 alloggi ma tutti da ristrutturare, vogliono 290.000 euro. https://www.idealista.com/en/inmueble/100085866/ Sono 90 + 90 + 80 + 72 metri quadri, un po’ meno di quello che vorremmo.
Se vogliamo andare proprio in riva all'oceano (ma a quel punto stiamo a 22 chilometri dall’ospedale) ho trovato una palazzina che per 550.000 euro offre anche giardino, parcheggio privato per sei auto, un totale di mille metri quadri di cui 368 già abitabili ai piani rialzati e un centinaio ulteriori al piano terra con un totale di 12 bagni. https://www.idealista.com/en/inmueble/97617079/
Se vogliamo andare a Cipro bisogna stare non troppo lontani dalla capitale Nicosia, dove sta l’ospedale generale inaugurato nel 2007. https://en.wikipedia.org/wiki/Nicosia_New_General_Hospital I prezzi del metro quadro in quest’isola sembrano altini. Quando vi parlai di Cipro originariamente — aprile dello scorso anno — avevo citato questa palazzina, che è ancora disponibile a 690.000 euro. https://gogordian.com/detail-house-for-sale-dali+municipality-nicosia/8148/… ma sono soltanto 270 metri quadri, quattro appartamenti e non sei.
Il sito più completo sarebbe essere https://www.buysellcyprus.com/ che ha il grosso difetto che, per molti immobili, non riporta il prezzo ma dice “telefonaci che ne parliamo”.
A Lakatameia, 12 chilometri dall’ospedale, trovo un edificio da (soli) 313 metri quadri per 490.000 euro. Ha però anche parcheggio interno e giardino, è nato come casa di pregio per un paio di famiglie e andrebbe diviso internamente per farne alloggi separati. https://www.buysellcyprus.com/property-for-sale/nicosia/lakatamia/6-bed-det…
Trovo altre palazzine del genere, pensate per poche unità immobiliari spaziose e agiate, come https://www.buysellcyprus.com/property-for-sale/nicosia/palaiometocho/7-bed… che andrebbe bene, son due edifici per 393 metri quadri — che andrebbero divisi tra di noi — in un immobile che ne misura 539 e c’è anche una piccola piscina oltre che il parcheggio. Dalla foto non sembra poi così vicino a negozi e servizi, andrebbe però visto perché potrei benissimo sbagliarmi. Chiedono 600.000 euro.
Pura vida! Per la Costa Rica ho pensato di puntare su Alajuela, luogo già citato nei miei post sul piccolo paradiso centroamericano. In breve, Alajuela, seconda città della nazione, vicinissima alla capitare San José (pensate a Monza rispetto a Milano). C’è una fermata dell’unica ferrovia del Costa Rica, che oggi lavora come un metro leggero e porta ovviamente in centro alla capitale. L’aeroporto internazionale è praticamente attaccato. Alajuela è sull’altopiano centrale, il posto non afoso (a differenza delle coste che hanno clima tropilcale), dove il clima nel corso dell’intero anno non scende mai sotto i 18 gradi e mai sopra i 25. Piccolo centro storico ben conservato, bei negozi, Alajuela ha il miglior ospedale della nazione che è anche ospedale universitario, la facoltà di medicina sta qui. Internet è ragionevolmente veloce, con VDSL a 300 Mbps simmetrico. E c’è una ricca comunità di espatriati, soprattutto gringos ma anche non pochi italiani il che come ho scoperto ha fatto alzare i costi degli immobili...
Per cercare palazzine il sito usato è inmotico.com <http://inmotico.com/> — in spagnolo, quindi indirizzato ai locali — ma ne ho guardati anche un paio d’altri che sono in inglese pensati per gli statunitensi.
Ho trovato in vendita un edificio costruito in un lotto di 242 metri quadri su tre piani per un totale di 470 metri quadri edificati, sedici locali, predisposizione per ascensore (attualmente non presente), spazio per il parcheggio, vogliono 510.700 euro al cambio di oggi https://www.inmotico.com/venta-cr00013178-20/invierta-seguro-e-inteligente-….
Se ci si allontana dal centro, in provincia di Alajuela in località La Guácima ho trovato un complesso residenziale di nuova costruzione, il condominium Los Reyes, che comprende un centro commerciale https://losreyescr.com/es/videos-fotos/. Siamo 12 chilometri dall’ospedale e dal centro del capoluogo. All’interno di Los Reyes vendono per 557.000 euro, al cambio di oggi, un edificio costruito su un lotto di 1.150 metri quadri con 850 metri quadri di alloggio, persino troppi Se qualcuno vuole imparare a giocare a golf, c’è un campo raggiungibile a piedi proprio attaccato. . https://www.century21global.com/es/propiedad/--alajuela-costa-rica-C2113103…
Magari si potrebbe spendere di meno cercando a nord di Alajuela, quindi allontanandosi dalla capitale.
Concludiamo con l’Algarve. Per il Portogallo parlavamo di Sintra o Cascais, ma la prima (vedi mia mail del 17 novembre 2019) è messa male per l’ospedale. Cascais ha un ospedale di secondo livello, per il terzo livello però bisogna andare fino a Lisbona che sta a 30 chilometri.
Il sito idealista.pt non mi trova soluzioni del tipo che vogliamo noi che mi paiano perfette.
A sei chilometri dal centro di Cascais offrono un edificio con 359 mq ma vecchio, degli anni Cinquanta e da ristrutturare interamente (se guardate la scheda sul sito notate che quelle che hanno pubblicato non sono foto ma render simulazioni al computer di come potrebbe venire dopo essere stato rinnovato. La richiesta è di 390.000€. https://www.idealista.pt/en/imovel/32068232/
A Tires, comune di diecimila abitanti che sta a tre quarti della strada tra Lisbona e Cascais, propongono questo edificio che su un lotto di 900 mq contiene un appartamento da 75, uno da 82 e uno spazio attualmente adibito a negozio da 100. Si potrebbe riqualificare, ma si parte già da 750.000 euro. https://www.idealista.pt/en/imovel/32181471/
Per vedere se i conti tornano, sono andato di nuovo sul sito https://www.expatistan.com/ già consultato in passato, quello he valuta i costi della vita in una serie di posti e li compara con quelli del posto dove vivi. Oggi rispetto a Milano mi dice
Alajuela, Costa RIca -12%
Cascais, Portogallo -13%
Santa Cruz de Tenerife, Spagna -25%
Valletta, Malta, identico
Nicosia, Cipro, -15%
E, niente, mi pare che più o meno i conti tornino.
Akko
Iersera il Colo mi chiede a bruciapelo “ma comprare o affittare” e io ho abbozzato una risposta a braccio. Se mi regalate cinque minuti mi spiego meglio. Farò degli esempi ma siccome non sappiamo ancora chi va in pensione per primo, eccetera, invece di usare i nostri nomi parlerò di quattro persone chiamate A B C e D.
A comprare — un appartamento o un intero palazzo, non importa — corri due rischi. Primo, scopri una magagna nell’alloggio dopo un po’ che ci stai dentro. Lo compri a luglio ed è bellissimo, a ottobre riaprono le scuole e scopri che ne hai una dietro l’angolo, tutte le mattina alle otto c’è un cicalio di bambini che sveglierebbero un morto anche se volevi dormire fino a tardi, e non si passa più dalla strada. Cose così. Secondo, magari la città dove si trova l’immobile ti pare bellissima ma a starci te ne disinnamori. È un posto turistico e d’inverno è deserto e tristissimo, o tutti nativi ce l’hanno su con gli stranieri e ti sputano sulla pizza prima di consegnarla, Cose così.
Per questo dicevo “affittare prima, comprare con calma poi". Metti che troviamo un edificio che sembra eccellente per rapporto prezzo prestazioni in un gran bel posto. Immagina che A va in pensione per primo. Si affitta l’immobile per un anno — con l’opzione per acquistarlo al termine, idealmente — e gli altri vanno a trovar A a ogni occasione disponibile, quindi per un mese sono là A e B, per un mese c’è A e C, per un mese A e D, per un po’ di mesi lui è da solo, e se per un po’ vuol tornare inItalia basta che chiuda l’acqua e il gas prima di andare in aeroporto. Magari per Pasqua tutti lì, magari nel corso dell’anno va in pensione un altro dei membri della cricca.
Dopo un anno quel che c’era da scoprire l’hai scoperto. Se non sono emerse magagne si passa dal notaio. In caso opposto si ripete il cinema da un’altra parte, in un’altra nazione dell'elenco, quasi certamente con due persone in avanscoperta invece che una sola.
Un’altra proposta che avevo accennato molto tempo fa e che volevo rispolverare è che NON si faccia “andiamo dal notaio in quattro e ciascuno di noi compra il 25% dell’edificio”. Io sognerei una cosa del tipo “c’è una cooperativa (o qualcosa del genere) senza scopo di lucro e ciascuno di noi ne possiede il 25%; la cooperativa compra il palazzo”.
Inciso. Dico il 25% a testa perché faccio in fretta nel resto della discussione a farei conti, ma poi magari scopriremo che i coniugi Accomazzi e i coniugi Cassamagnaga vogliono un locale in isco esclusivo in più dei due single e le percentuali son diverse, Ma questo non importa, seguite il discorso facendo finta che ci siano quattro fette identiche per dimensione, per adesso.
Nelle regole della cooperativa metterei che se uno dei fondatori (e anche la consorte, se sposato) viene a mancare allora la sua quota viene diluita nella cooperativa stessa senza passare ai legittimi eredi. Questa clausola serve a salvaguardare il più longevo tra noi. Mi spiego. Un 65enne ha venti anni di aspettativa di vita. Qualcuno sarà più fortunato, qualcuno meno. Se A a un certo punto defunge, B ci lascia tre anni dopo, C tira le zampette dopo altri tre anni e D lascia questa valle di lacrime dopo altri tre anni ancora, cosa succede? D passa gli ultimi tre anni da solo (a qualcuno dovrà pur capitare) ma è in pratica proprietario dell’intero edificio. Gli alloggi sfitti li può affittare, e la cooperativa ha introiti coi quali pagare le spese, “il maggiordomo” che magari nel frattempo è diventato una badante a tempo pieno, e se D nel frattempo ha finito i risparmi comunque di fame non muore.
Ma è solo una mia idea, parliamone.
Akko
Oggi mi sono messo a seguire la traccia degli HNWI. È una delle tante sigle inventate dagli economisti che studiano i flussi di denaro. Significa
HIGH NET WORTH INDIVIDUALS
(Evidentemente “gente piena di grana” non era abbastanza dignitoso).
Stiamo parlando del due permille più ricco della gente al mondo. No, non miliardari, non Paperoni, molto meno: al mondo ci sono sette miliardi e settecentocinquanta milioni di persone, il due per mille sono più di quindici milioni di persone al mondo, comunque tanta gente (i miliardari, per la cronaca, sono poco più di duemila). Gli HNWI sono quelli, a conti fatti, che hanno almeno un milione di patrimonio personale liquido. Molti cambiano nazione e vanno dove si sta meglio: qualcuno lo fa in occasione della pensione, qualcuno prima perché sta cercando un posto dove viene tassato di meno. Se avete letto l’allegato alla mia primissima mail sapete che al mondo (e in Italia) non ci sono particolari limiti a spostare se stessi e i propri risparmi, quindi i movimenti di questa gente sono liberi, noti e studiati. L’anno scorso hanno traslocato in più di centomila, +14% rispetto all’anno prima. Grafico.
https://qph.fs.quoracdn.net/main-qimg-9fbfd9aa1e13dc317ee0620776ba5b11
Noi del nostro gruppo non siamo HNWI— non tutti — però è comunque interessante andare a vedere dove si trasferisce questa gente. Mille arabi, per dire, hanno lasciato l’Arabia Saudita e sono andati a Dubai. Ha senso. Molti vanno negli Stati Uniti: tasse sul reddito molto basse per chi lavora, bella vita se puoi permetterti di pagare di tasca tua tutta l’assistenza sanitaria… Ho trovato lo studio completo sul web e sono andato a leggermelo. Sono una cinquantina di pagine, si trova qui:
https://e.issuu.com/embed.html?u=newworldwealth&d=gwmr_2019 <https://e.issuu.com/embed.html?u=newworldwealth&d=gwmr_2019>
Buona parte delle informazioni non ci interessa. Non andremo nel principato di Monaco, dove il più ricco di noi sarebbe un morto di fame (patrimonio medio degli abitanti, compresi i bambini: oltre due milioni) e dove comprare una casa di riposo (o una semplice palazzina) sarebbe uno sforzo irraggiungibile visti i prezzi al metro quadro. Però qualche spunto salta fuori, a cominciare dal fatto che alcune nazioni fanno ponti d’oro (o almeno d’argento o di bronzo) a chi ha un po’ di risparmi e ci si muove. Abbiamo già visto che la Costa Rica considera affluente chi immigra dimostrando di avere un patrimonio di almeno centomila dollari US, una cifra ragionevole, e che il Portogallo sconta le tasse per dieci anni ai pensionati. La domanda diventa “chi altro c’è e cosa offre?"
Australia
Ponti d’oro e permesso di soggiorno incondizionato, ma solo a chi dimostra di possedere almeno CINQUE milioni di capitale. Davvero tanto. Inoltre è stata fatta una legge che impedisce agli immigranti di acquistare case di seconda mano (avevano paura che i nuovi arrivati facessero salire il valore degli immobili mettendo in difficoltà i nativi). Nonostante questi limiti quest’anno sono entrati in Australia 12.000 HNWI, il saldo positivo più alto misurato al mondo. Ci si aspetta che il governo introduca ulteriori ostacoli all’immigrazione degli HNWI.
In positivo: eccellente assistenza sanitaria, zero tasse sulla successione, grandi spazi, bassa criminalità, economia in boom (seconda grande nazione, dopo la Svizzera, al mondo per ricchezza degli abitanti; però il fatto che l’Australia abbia lo stipendio minimo più alto al mondo per noi è un fattore negativo, perché a noi piacerebbe poterci permettere un po’ di personale che cucini per noi, rassetti casa, eccetera).
Punteggio OECD fenomenale, comunque: https://www.oecdregionalwellbeing.org/AU8.html <https://www.oecdregionalwellbeing.org/AU8.html>
Malta
In positivo: criminalità bassissima (è la seconda miglior nazione al mondo, dopo l’Australia, per i reati contro le donne, che sono un buon indicatore della civiltà della popolazione). Per i reati di violenza è la miglior nazione in Europa, che è un continente molto virtuoso da questo punto di vista.
Ottima assistenza sanitaria
Malta è troppo piccola per avere una rilevazione su https://www.oecdregionalwellbeing.org <https://www.oecdregionalwellbeing.org/>
Direi che questa possibilità va approfondita alla prima occasione
Nuova Zelanda
In positivo: criminalità bassissima (quarta miglior nazione al mondo per i reati contro le donne). Assistenza sanitaria non ai nostri livelli ma non troppo distante. Costi sul mercato immobiliare abbordabili.
https://www.oecdregionalwellbeing.org/NZ23.html <https://www.oecdregionalwellbeing.org/NZ23.html>
In negativo: stipendi relativamente alti.
Il permesso di soggiorno a lungo termine per pensionati che non hanno parenti là richiede una età di almeno 66 anni, investimenti in NZ per almeno 750.000 NZ$ (cioè 450.000€) più un ulteriore patrimonio di almeno 500.000 NZ$ (300.000€) e una pensione di almeno 60.000 NZ$ (35.000€) — per nucleo familiare.
https://www.newzealandnow.govt.nz
Resto dei Caraibi
Ho già dedicato una mail ciascuno a Costa Rica e alla Guyana Francese. Penso che presto studierò anche Barbados, una isola nelle Antille che è nazione indipendente e parte del Commonwealth britannico, oltre che zona blu (con tanti centenari).
Il rapporto sugli HNWI dice che in tanti si muovono anche verso Bermuda, Isole Cayman, Isole Vergini, Saint Barts, Antigua, Saints Kitts and Nevis. Tutti posti da guardare meglio.
Il rapporto elenca anche alcune nazioni che stanno lavorando per diventare attraenti per gli HNWI nel prossimo decennio. Sono il Vietnam, Sri Lanka e soprattutto le Mauritius (che stanno vicino al Madagascar).
Oggi abbiamo sostituito il server che distribuisce i messaggi email al gruppo.
Questa mail viene mandata solo per verificare che tutto funzioni nuovamente e bene.
Scusate il disturbo.
Akko
Ne hanno parlato i quotidiani anche da noi, magari ci avete fatto caso. La rivista statunitense “International Living”, che ha quarantatré anni di storia (https://internationalliving.com/international-living-magazine/ <https://internationalliving.com/international-living-magazine/>), questo mese — da pochi giorni in edicola — ha dedicato un intero numero a un reportage su quale sia il posto migliore dove trascorrere gli anni da pensionato. Per quanto vista attraverso la lente di un americano, ci sono nel mezzo considerazioni interessanti.
Al cuore c’è una graduatoria delle nazioni al mondo più adatte per passarsela bene da pensionati. Chi vuole leggersela tutta non ha che da chiedermelo e gli mando una copia. In sintesi, comunque, i giornalisti si sono chiesti dove (e come) possa una coppia vivere davvero bene avendo a disposizione almeno 24.000 dollari americani l’anno da pensione o altri proventi. E queste sono le risposte che hanno trovato:
1. Panama. Ne abbiamo già parlato assieme alla Costa Rica, perché Panama è uno dei suoi due vicini. Quello perbene — l’altro è in Nicaragua. Panama è una Costa Rica un po’ meno sviluppata e molto meno costosa. Per ridurre la differenza a un numero, l’aspettativa di vita in Costa Rica è 81 anni nel 2022, a Panama di 79. (https://www.worldometers.info/demographics/life-expectancy/ <https://www.worldometers.info/demographics/life-expectancy/>)
2. Costa Rica. Da lì eravamo partiti, direte voi, e ogni tanto lì si ritorna. Il pezzo sulla Costa Rica nella rivista dice le cose che sappiamo già. Grande ricchezza naturale ed ecologia, pacifica, relativamente molto sviluppata, bla bla bla.
4. Portogallo. Anche qui una nazione già discussa. Da quando ne parlammo è diventato un po’ meno paradiso fiscale perché la tassazione sui pensionati è stata alzata al 10%, ma pur sempre interessante. International Living sottolinea e apprezza il fatto che una coppia di pensionati possa iscriversi al servizio sanitario nazionale per 150 euro al mese. Aspettativa di vita: 82 anni e mezzo.
6. Malta. Anche di questa abbiamo già parlato. La rivista aggiunge una informazione importante a quelle che avevamo già, dice che è eccellente la possibilità per un espatriato di accedere da subito al servizio sanitario nazionale. Aspettativa di vita 83 anni.
7. Spagna. International Living decanta la cucina e il clima ma non si ferma ad analizzare i posti. La Spagna, tanto per tenere sott’occhio i numeri, ha aspettativa di vita 85 anni.
10. Repubblica Dominicana. Questa invece mi pare che non l’abbiamo ancora considerata, e forse dovremmo. È la metà civile, più sviluppata e meglio conservata dell’isola di Haiti, nei Caraibi. Bellissimo posto ma mi lascia un po’ perplesso l’infrastruttura sanitaria, come dimostra l’aspettativa di vita che è inferiore ai 75 anni. La rivista dice che non è tanto un problema se ci si costringe a uno dei luoghi più turistici e sviluppati, dove l’infrastruttura (non solo medica) è migliore e fa i nomi della capitale Santo Domingo a cui aggiunge Punta Cana, Puerto Plata, e Boca Chica.
Sugli altri posti in graduatoria credo che la distorsione dovuta all’origine newyorkese della rivista diventi troppo forte, perché International Living snocciola Ecuador, Messico, Colombia, Uruguay. E infatti sottolineano la comodità di un posto facilmente raggiungibile dal Nordamerica e dove molti parlano inglese e non solo spagnolo.
Per la cronaca, l’Italia è solo al 19° posto e preceduta non solo da ragionevoli contendenti come la Francia ma anche dal Belize, altro posto caraibico con un ben modesto sistema sanitario e aspettativa di vita a 75 anni, dal Vietnam e dallo Sri Lanka.
—
Tornando a noi: volevo organizzare un incontro di persona di tutti, adesso che l’ondata sembra passare e le limitazioni COVID vengono meno. Magari un pranzo, si pensava a questo posto qui dove sono stato e che vi garantisco vale la pena: https://www.ingalera.it/menu-fisso.html
Si ride si parla si scherza e vi chiedo cosa volete fare da grandi.
Boris, per favore, quando hai visibilità sui tuoi turni da marzo in avanti puoi sentirti in voce con tuo cugino e prendere accordo su una data?
Akko
Due anni fa vi mandai una mail dove parlavo di Cipro; per semplicità la incollo in calce. In queste feste pasquali ci ho passato una settimana e per questo motivo ho pensato di risollevare il discorso.
NEGOZI E PREZZI
I negozi fanno orari non molto lontani dai nostri, a volte aprono un po’ dopo, un supermarket tipo fa dalle 10:00 alle 21:30. Negozi e supermercati in città tengono chiuso la domenica ma i centri commerciali sono aperti sette giorni su sette.
Un litro di benzina, che da noi starebbe a due euro se non fosse per lo sconto di 25 centesimi che finirà presto, a Cipro costa un euro e mezzo.
I prezzi delle merci sono un po' più bassi, confermo a pelle il paragone col Portogallo. L’IVA è al 20%. Fanno eccezioni frutta e verdura, tranne il pochissimo che coltivano qui, per esempio al supermercato ho trovato nespole e fave a mezz'euro al chilo, ma il resto della frutta stava a quattro euro al chilo.
Accessibili i ristoranti locali, dove imprevedibilmente ho trovato poco pesce e tanta carne cucinata secondo il gusto greco - con gli tzatziki di accompagnamento, o le carote nella maionese lettera, le melanzane col ragù di carne in moussaka, eccetera. Il caffè lo servono per default nello stile turco, ma per dispregio verso gli invasori nella metà dell'isola che parla greco lo chiamano “caffè alla Cipro”.
I prezzi degli immobili mi paiono anche quelli abbordabili senza essere entusiasmanti ; ancora una volta non mi sono messo a fare vere e proprie ricerche, ma solo a sbirciare gli annunci nelle vetrice delle agenzie e online. Per esempio, posso interessarvi a questa villa, 600 mq il terreno sul quale è costruita, veranda e barbecue in giardino, 270 mq i metri quadri abitabili con quattro camere da letto e quattro bagni? A venti minuti d'auto dalla capitale, Nicosia. Viene via a 690.000 euro. https://gogordian.com/detail-house-for-sale-dali+municipality-nicosia/8148/…
AMBIENTE e INFRASTRUTTURE
Clima ovviamente ottimo e molte, molte zone verdi, specie allontanandosi dalle coste. Un po’ arido. Il mare è fenomenale.
Ovunque si vada nella porzione greco-cipriota si trovano comode autostrade (quasi tutte a due corsie, tranne la a1 che ne ha tre) del tutto paragonabili alle nostre. Velocità massima però soli 100 km/h, 65 in extraurbana.
La porzione turno-cipriota è messa molto meno bene, ma meglio detta Turchia vera e propria direi. Tipo Grecia fuori Atene, per capirci. Niente autostrade. Se ci vai con un'auto a targa Unione Europea ti fanno fare una assicurazione locale. Al transito c'è doppio controllo dei documenti, prima da parte dei greco ciprioti e poi da parte dei turco ciprioti. Tutti gentilissimi, ed è una mera formalità, si perde solo del tempo.
L’isola è grande, da sola più di tutte le Canarie messe assieme. In auto, da parte a parte, per traversarla sono due ore di autostrada circa. L'aeroporto internazionale sta vicino a Larnaca, la terza maggiore città dell'isola, vicina alla costa sud, perché quello usato in precedenza (sino al 1974) sta nella porzione di isola invaso dai turchi ed è in disuso.
Mi spiace ma siamo stati tutti bene e non ho informazioni di prima mano sulla sanità locale…
Akko
> Che dire allora di Cipro? Purtroppo mancano i dati racconti e omogeneizzati dalla OECD
> https://www.oecdregionalwellbeing.org/ <https://www.oecdregionalwellbeing.org/
> e mi viene un po’ di orticaria, perché posso benissimo andare a cercarli da solo, ma la maggior parte dei numeri che troverò saranno autodichiarati dal governo dell’isola che se la canta e se la suona da solo senza nessuno che faccia te pulci alle cifre.
> Partendo dall’articolo in merito di Wikipedia
> https://en.wikipedia.org/wiki/Health_care_in_Cyprus <https://en.wikipedia.org/wiki/Health_care_in_Cyprus> viene fuori che Cipro è lo stato dell’Unione Europea che ha introdotto per ultimo e più di recente un servizio sanitario nazionale — lanciato nel 2013 e entrato a pieno regime le luglio 2016. È uno degli stati dell’Unione Europea dove le spese pagate di tasca propria, direttamente dal cittadino sono più alte. Secondo quel che scrive l’organizzazione mondiale della sanità https://apps.who.int/iris/bitstream/handle/10665/180616/ccs_cyp_en.pdf;jses…
> lo stato non passa nessun servizio di riabilitazione / fisioterapia e nessuna terapia palliativa. Le liste di attesa per i servizi sanitari sono lunghe e il rapporto tra numero di medici e numero di assistiti (333) è peggiore della media. Anche il numero di infermieri professionali per ciascun medico (1,6) è peggiore della media. Migliore della media invece il rapporto tra numero di dentisti e assistiti.
>
> Buona la qualità dell’aria https://aqicn.org/map/europe/ ma in questo per trovare un posto peggiore delle Lombardia credo dovremmo trasferirci a Mordor.
> Lo stipendio medio — nell’ottica “sarebbe bello avere qualcuno che cucini e qualcuno di rigoverni”, nella porzione greca dell’isola è più basso di quello italiano del 10% circa. In quella turca è una frazione, ma non credo che ci interessi finire da quelle parti.
>
> Aspetti fiscali: la tassazione sulle pensioni è forfettaria al 5%, quindi il vantaggio è tanto maggiore quanto più importante la pensione ricevuta.
> Il costo della vita è più basso che da noi e paragonabile a quello del Portogallo
> https://www.ilsole24ore.com/art/i-paradisi-fiscali-pensionati-non-solo-port…
>
> Varie ed eventuali?
> Si guida all’inglese
> Un migliaio di episodi di violenza l’anno a causa delle tensioni con gli occupanti turchi che a tutt’oggi tengono il controllo militare del terzo più a nord dell’isola
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