Precious
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M
Il giorno lun 7 dic 2020 alle ore 10:28 Luca Accomazzi via C1cdriCRefBDS <
c1cdricrefbds(a)liste.accomazzi.net> ha scritto:
Ehilà brava gente. Profittando del ponte
dell’immacolata, rieccomi…
recentemente mi è caduto l’occhio su un altro cosiddetto paradiso in terra,
l’isola di Bali, uno di quei posti da cartolina con spiagge, sole,* donne
di sogno banane e lamponi *avrebbe cantato Bruno Lauzi. Che è un po’
fuori mano, eh, visto che è una delle Isole ella Sonda, in Indonesia,
quell’arcipelago a nord dell’Australia. Non ci sono voli senza scali
intermedi.
<https://www.google.com/travel/explore?tfs=CBwQAxoqagwIAhIIL20vMDk0N2wSCjIwMjEtMDQtMDVyDAgEEggvbS8wMWJrYigAGipqDAgEEggvbS8wMWJrYhIKMjAyMS0wNC0xMnIMCAISCC9tLzA5NDdsKABwAYIBCwj___________8BQAFIAZgBAbIBAhgB&hl=it&gl=IT&mvb=ChIJWtuffuq9-L8R7Z487KyuXUASEglrhngrPLYuwBHtnjzsiONbQA&intent_mid=/m/077582>
Però,
dicono che ci sono tanti pensionati anche se più americani che europei. Per
cui ho pensato di approfondire.
Il governo locale di Bali è a caccia di pensionati affluenti, e anche
stavolta come per la Costa Rica o …… la definizione di *affluenti *ci
prende tutti quanti senza troppi problemi, direi. Il programma di incentivi
è rivolto a chi
- Ha almeno 55 anni
- Viene da una nazione in un ristretto elenco di 30 stati ricchi
(l’Italia è inclusa)
- Non intende lavorare lì
- Acquista o affitta un immobile sul luogo
- Dispone di almeno 1500 dollari US al mese — comprendendo pensione
più eventuale prelievo sui risparmi
- Dispone di assistenza sanitaria in patria o acquista una
assicurazione sanitaria in loco.
https://www.bali.com/retirement-visa.html
I vantaggi per chi partecipa al programma sono:
- Conversione immediata della patente e conseguente possibilità di
acquistare o noleggiare veicoli
- Visto di ingresso e uscita illimitato
- Accesso a tutte le merci e i servizi agli stessi prezzi che si fanno
ai cittadini
- Permesso di soggiorno annuale, rinnovabile per cinque anni al
termine dei quali tipicamente viene concessa la cittadinanza. C’è un
asterisco: il governo indonesiano non riconosce la doppia cittadinanza
Economicamente sembra davvero intrigante. Il sito
https://www.expatistan.com che abbiamo usato in passato per valutare il
costo della vita dice che a Denpasar
<https://it.wikipedia.org/wiki/Denpasar>, la capitale di Bali, vivere
costa la metà che da noi. Ricordo come sono messi gli altri posti che
abbiamo valutato:
Bulgaria (Varna) -44%
Marocco (Marrakesh) -40%
Tunisia (Hammamet) -39%
Spagna (Santa Cruz de Tenerife) -18%
Costa Rica (Carthago) -13%
Cipro -6%
Portogallo (Cascais) -7%
Malta -2%
E sin qui son rose e fiori. Andiamo a cercare le spine.
L’indonesia non fa parte dell’OECD; quindi mancano i dati filtrati e
normalizzato che amo di più. Però sono partito dal rapporto del
Dipartimento di Stato USA, già usato in qualche mail precedente di questa
mia serie: è gente che di mestiere fa le pulci ai posti frequentati dai
turisti americani.
https://www.osac.gov/Content/Report/6a5b043a-a713-4209-8f36-189a4ffb8dc1
In sintesi, il rapporto limitatamente a Bali invita a non ubriacarsi nei
night club, a stare attenti a non farsi borseggiare nelle zone turistiche,
e che le donne sole potrebbero venire palpeggiate dai mascalzoni. Roba
antipatica ma credo si possa dire lo stesso — tranne al più l’ultima che
letteralmente non ci tocca — pressappoco di qualsiasi zona turistica
comprese quelle italiane. Più inquietante il atto che, a sentire gli
americani, sono rampanti le truffe informatiche, intese come clonazione di
carte di credito, bancomat e furto di identità ai danni degli occidentali.
La condizione delle strade locali è scarsina, come un po’ ovunque tranne
che in occidente, e a Bali la prima causa di morte tra gli occidentali è
l’incidente stradale mentre guidavano uno scooter. Buona invece la rete
autostradale a pagamento.
Quindi, in sintesi, niente criminalità violenta. Conferma anche, per quel
che vale, Wikipedia:
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_countries_by_intentional_homicide_rate
che lista l’Indonesia come uno dei pochissimi posti extraeuropei dove è
più difficile farsi ammazzare che in Italia.
Sistema sanitario: purtroppo, deficiente. I servizi di ambulanza non sono
disponibili e se qualcuno deve correre all’ospedale deve prendere un taxi.
L’acqua del rubinetto non è potabile. Bisogna tenersi in regola con le
vaccinazioni contro malaria, dengue, zika, encefalite e rabbia. La
situazione sta migliorando
<https://en.wikipedia.org/wiki/Healthcare_in_Indonesia> rapidamente da
quel che leggo, grazie a un sostanziale e netto miglioramento dell’economia
(+5% anno su anno dal 2014), ma partendo da livelli molto bassi. Nel 2012
c’erano 0,9 letti d’ospedale ogni mille persone, l’anno scorso erano 1,17
(per un confronto: Italia 3,14; Costa Rica 1,2). Ben il 63.5% degli
ospedali sono privati (Costa Rica: 5%), quindi l’assicurazione sanitaria
privata è davvero imprescindibile.
Abbiamo anche provato a usare l’andamento della lotta al Covid come metro
di misura per il funzionamento del servizio sanitario, ma per un posto
tanto lontano dall’Europa vale poco. Comunque: in Indonesia sin qui ci sono
state 16.815 morti imputate al coronavirus cioè il 6,28 per centomila. È
un valore significativamente più basso di tutte le altre nazioni
considerate (in Italia siamo a 90,85 morti per centomila persone).
Akko
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