Brava gente,
a luglio ci eravamo lasciati dicendo che si si sarebbe potuti rivedere dopo sei mesi. Col
Boris che sta per andare sotto ai ferri direi che la cosa è rinviata a inizio 2023, ma
potremmo già cominciare a parlare di date, immagino? Datemi qualche feedback in
proposito.
Nel frattempo Colo ha fatto il suo famoso “sopralluogo” nell’Alentejo e io ho passato
buona parte dell’estate in Catalogna (che mi piace, ma trovo meno adatta ai nostri scopi
di altre zone della Spagna, l’Andalusia e soprattutto le Canarie).
La cronaca, poi, mi ha messo la voglia di investigare una possibilità sin qui non
considerata ma che diventa più interessante in questi giorni: la Croazia. Che dal primo
gennaio prossimo adotta l’euro ed entra in zona Schengen, rendendo tutto più facile.
È così vicina all'Italia che raggiungerla non richiede neppure trasferimenti
impegnativi. E per motivi storici una percentuale non insignificante dei locali parla un
po’ di italiano, anche se di pensionati nostri non ce ne sono tantissimi.
Ho guardato se si possano usare i treni, ma la risposta sembra negativa, perché la linea
ferroviaria maggiore non parte da Trieste ma da Lubiana (Slovenia) e non percorre tutta la
Croazia verso sud ma arriva solo a Spalato.
https://it.wikipedia.org/wiki/Hrvatske_%C5%BEeljeznice#/media/File:Railway_…
<https://it.wikipedia.org/wiki/Hrvatske_%C5%BEeljeznice#/media/File:Railway_map_of_Croatia_and_Bosnia_and_Herzegovina.png>
Non ci sono neppure treni diretti tra Milano e Trieste, ma solo con scalo a Venezia
Mestre. E non ci sono treni Venezia - Lubiana. Insomma, no, col treno no.
Coll’aereo, trovo voli diretti solo da Orio al Serio a Zagabria, targati Ryan Air. Costano
molto poco, però... decisamente meno che per andare in Costa Rica!
Vediamo se ci sono vantaggi economici ed eventualmente fiscali. Lo stipendio medio croato
è molto inferiore al nostro, circa 600€, quindi la manodopera costa davvero poco,
specialmente quella nonspecializzata. La tassazione però è a livello della nostra, tranne
che per i redditi più alti. La pensione italiana si può incassare al lordo in Croazia e
pagare le tasse lì, dunque, ma cambia poco, perché la nostra aliquota base è il 23% che
sale presto al 25%, la loro è 24%. La nostra successiva è al 35% e vale sino a
cinquantamila euro, la loro al 36% senza limiti superiori. Quindi fiscalmente conviene per
chi pensasse si avere pensioni superiori a cinquantamila euro e che a me sembra
fantascienza.
Anche sulle merci, non c’è particolare convenienza perché la loro IVA è persino più alta
della nostra, al 25%. Guardando un po’ in giro sul web mi pare che non si page poi di meno
per andare al ristorante. Un infermiere neodiplomato — così facciamo la squadra dei
dipendenti al Boris — prende sui 1.300 euro al mese.
Santià: 3 medici ogni mille abitanti (lo stesso identico livello della Costa Rica; noi ne
abbiamo 8). La vita media è poco sotto i 79 anni nel 2022, per i maschi era 75 prima del
COVID, ora 73,7.
L’inquinamento è pressappoco lo stesso presente nelle nostre regioni costiere di mare, a
metà tra Puglia e Liguria. Molto meglio della Lombardia, ovviamente, ma c’è di meglio. Per
avere valori significativamente superiori bisogna andare sulle isole, dalla Sardegna in
giù.
Il clima è tanto migliore quanto più si scende lungo la costa dalmata. Io ho sempre
sognato un posto caldo e non ho certo cambiato idea vedendo schizzare in alto i prezzi del
gas per colpa di Putin. Il posto col clic migliore dunque è anche quello più lontano
dall’Italia, la zona di Dubrovnik (in italiano chiamata anche Ragusa) che ha inverni miti.
A gennaio, mese più freddo, minime di 7 e massime di 12 sono tipiche.
Prima di chiudere segnalo che l’OCSA ha un nuovo sito dove si possono paragonare costi,
stili di vita e qualità dell’ambiente delle regioni, all’indirizzo
https://regions-cities-atlas.oecd.org/ <https://regions-cities-atlas.oecd.org/>
Non hanno tolto dal web il sito precedente, quindi i link delle mie mail degli ultimi anni
continuano a funzionare (e a mostrare i dati del 2018).
Akko