Quanto mi costa una palazzina con almeno 400 mq di spazio per 5 appartamenti indipendenti più uno spazio comune, non lontano da servizi e negozi, a portata di un ospedale con medicina interna, rianimazione attrezzata, ortopedia, radiologia?
Premessa 1: ieri sera e l’altroieri sera non c’era niente di interessante in TV. Sì, ho controllato anche tutto quello che offre Netflix, ma niente di buono. Quindi avevo del tempo a disposizione.
Premessa 2: sono convinto di aver fatto un buon lavoro di ricerca per Portogallo e Spagna perché in quelle nazioni domina un portale di vendite immobiliare all’avanguardia nel mondo — Idealista — che mi permette di cercare cose come “edificio intero, non affittato, all’interno della zona che ti disegno io sulla mappa”. Per Cipro, Costa Rica e Malta un sito così buono non c’è e vado più a tentoni. Però non credo di aver preso fischi per fiaschi.
Ho cominciato con la nazione di Malta. Il sito di compravendita immobili usato è https://franksalt.com.mt/ che mi risulta il più popolare in quel Paese.
Qui il problema è che, come forse ricorderete dalla discussione relativa, per trovare un buon rapporto prezzo/prestazioni bisogna andare sull’isola un po’ più piccola, Gozo, mentre l’isola di Malta è decisamente più costosa. A Gozo c’è un solo ospedale, il Gozo General Hospital, che secondo me la rianimazione non ce l’ha. Guardate anche voi. Qui c’è la scheda dell’ospedale sul sito del ministero della salute.
https://deputyprimeminister.gov.mt/en/gozo-general-hospital/Pages/home.aspx
Rianimazione in inglese di solito si dice resuscitation, spesso abbreviato in resus. A volte usano il termine trauma unit. Non trovo nessuno dei due. C’è emergency, ma quello è il pronto soccorso. E il fatto che nella pagina troneggi la foto dell’elicottero ambulanza con cui portano i malati gravi al Mater Dei sull’isola di Malta non mi tranquillizza. Ho provato un po’ di Google-fu e trovo la tesi di laurea di un PhD britannico che ha fatto la specializzazione a Malta e scrive…
> Mater Dei is the only tertiary centre in the country, with a full range of medical and surgical services, so the most critically unwell patients throughout Malta and Gozo end up being transferred in through ambulance or helicopter
Se allora abbandoniamo Gozo e puntiamo sull’isola di Malta, la soluzione più economica che ho trovato per una palazzina è nella cittadina di Hamrun, a circa 5 chilometri dal Mater Dei.
Sono sei unità immobiliari, e ci sta bene perché puntavamo su 4 per noi, una per il “maggiordomo” e uno spazio comune. La richiesta è di 983.000 euro, una discreta sommetta, se tenete conto che è affittato quindi ci vorrebbe tempo per sfrattare gli attuali inquilini. https://franksalt.com.mt/property/041731/
Sono più soddisfatto di quanto trovo a Tenerife, Canarie. Qui mi sono concentrato su San Cristóbal de la Laguna, seconda città dell’isola e limitrofa al capoluogo Santa Cruz de Tenerife. Proprio a San Cristóbal c’e lo Hospital Universitario de Canarias, fondato nel 1971. Costituisce un unico polo con il limitrofo Hospital Universitario Nuestra Señora de Candelaria che sta a Santa Cruz (ma a pochi metri di distanza, sono entrambi sul confine) che è il maggiore ospedale dell’arcipelago. https://es.wikipedia.org/wiki/Hospital_Universitario_Nuestra_Se%C3%B1ora_de…
Per cercare palazzine il sito usato è idealista.com <http://idealista.com/> il più popolare in Spagna.
Trovo per 399.000€ un complesso di 522 metri quadri con 4 appartamenti già pronti di cui tre immediatamente abitabili e uno da ristrutturare ma tutti e 4 sfitti. https://www.idealista.com/en/inmueble/100747049/
Una alternativa è questa palazzina di quattro piani attualmente divisi in 4 alloggi ma tutti da ristrutturare, vogliono 290.000 euro. https://www.idealista.com/en/inmueble/100085866/ Sono 90 + 90 + 80 + 72 metri quadri, un po’ meno di quello che vorremmo.
Se vogliamo andare proprio in riva all'oceano (ma a quel punto stiamo a 22 chilometri dall’ospedale) ho trovato una palazzina che per 550.000 euro offre anche giardino, parcheggio privato per sei auto, un totale di mille metri quadri di cui 368 già abitabili ai piani rialzati e un centinaio ulteriori al piano terra con un totale di 12 bagni. https://www.idealista.com/en/inmueble/97617079/
Se vogliamo andare a Cipro bisogna stare non troppo lontani dalla capitale Nicosia, dove sta l’ospedale generale inaugurato nel 2007. https://en.wikipedia.org/wiki/Nicosia_New_General_Hospital I prezzi del metro quadro in quest’isola sembrano altini. Quando vi parlai di Cipro originariamente — aprile dello scorso anno — avevo citato questa palazzina, che è ancora disponibile a 690.000 euro. https://gogordian.com/detail-house-for-sale-dali+municipality-nicosia/8148/… ma sono soltanto 270 metri quadri, quattro appartamenti e non sei.
Il sito più completo sarebbe essere https://www.buysellcyprus.com/ che ha il grosso difetto che, per molti immobili, non riporta il prezzo ma dice “telefonaci che ne parliamo”.
A Lakatameia, 12 chilometri dall’ospedale, trovo un edificio da (soli) 313 metri quadri per 490.000 euro. Ha però anche parcheggio interno e giardino, è nato come casa di pregio per un paio di famiglie e andrebbe diviso internamente per farne alloggi separati. https://www.buysellcyprus.com/property-for-sale/nicosia/lakatamia/6-bed-det…
Trovo altre palazzine del genere, pensate per poche unità immobiliari spaziose e agiate, come https://www.buysellcyprus.com/property-for-sale/nicosia/palaiometocho/7-bed… che andrebbe bene, son due edifici per 393 metri quadri — che andrebbero divisi tra di noi — in un immobile che ne misura 539 e c’è anche una piccola piscina oltre che il parcheggio. Dalla foto non sembra poi così vicino a negozi e servizi, andrebbe però visto perché potrei benissimo sbagliarmi. Chiedono 600.000 euro.
Pura vida! Per la Costa Rica ho pensato di puntare su Alajuela, luogo già citato nei miei post sul piccolo paradiso centroamericano. In breve, Alajuela, seconda città della nazione, vicinissima alla capitare San José (pensate a Monza rispetto a Milano). C’è una fermata dell’unica ferrovia del Costa Rica, che oggi lavora come un metro leggero e porta ovviamente in centro alla capitale. L’aeroporto internazionale è praticamente attaccato. Alajuela è sull’altopiano centrale, il posto non afoso (a differenza delle coste che hanno clima tropilcale), dove il clima nel corso dell’intero anno non scende mai sotto i 18 gradi e mai sopra i 25. Piccolo centro storico ben conservato, bei negozi, Alajuela ha il miglior ospedale della nazione che è anche ospedale universitario, la facoltà di medicina sta qui. Internet è ragionevolmente veloce, con VDSL a 300 Mbps simmetrico. E c’è una ricca comunità di espatriati, soprattutto gringos ma anche non pochi italiani il che come ho scoperto ha fatto alzare i costi degli immobili...
Per cercare palazzine il sito usato è inmotico.com <http://inmotico.com/> — in spagnolo, quindi indirizzato ai locali — ma ne ho guardati anche un paio d’altri che sono in inglese pensati per gli statunitensi.
Ho trovato in vendita un edificio costruito in un lotto di 242 metri quadri su tre piani per un totale di 470 metri quadri edificati, sedici locali, predisposizione per ascensore (attualmente non presente), spazio per il parcheggio, vogliono 510.700 euro al cambio di oggi https://www.inmotico.com/venta-cr00013178-20/invierta-seguro-e-inteligente-….
Se ci si allontana dal centro, in provincia di Alajuela in località La Guácima ho trovato un complesso residenziale di nuova costruzione, il condominium Los Reyes, che comprende un centro commerciale https://losreyescr.com/es/videos-fotos/. Siamo 12 chilometri dall’ospedale e dal centro del capoluogo. All’interno di Los Reyes vendono per 557.000 euro, al cambio di oggi, un edificio costruito su un lotto di 1.150 metri quadri con 850 metri quadri di alloggio, persino troppi Se qualcuno vuole imparare a giocare a golf, c’è un campo raggiungibile a piedi proprio attaccato. . https://www.century21global.com/es/propiedad/--alajuela-costa-rica-C2113103…
Magari si potrebbe spendere di meno cercando a nord di Alajuela, quindi allontanandosi dalla capitale.
Concludiamo con l’Algarve. Per il Portogallo parlavamo di Sintra o Cascais, ma la prima (vedi mia mail del 17 novembre 2019) è messa male per l’ospedale. Cascais ha un ospedale di secondo livello, per il terzo livello però bisogna andare fino a Lisbona che sta a 30 chilometri.
Il sito idealista.pt non mi trova soluzioni del tipo che vogliamo noi che mi paiano perfette.
A sei chilometri dal centro di Cascais offrono un edificio con 359 mq ma vecchio, degli anni Cinquanta e da ristrutturare interamente (se guardate la scheda sul sito notate che quelle che hanno pubblicato non sono foto ma render simulazioni al computer di come potrebbe venire dopo essere stato rinnovato. La richiesta è di 390.000€. https://www.idealista.pt/en/imovel/32068232/
A Tires, comune di diecimila abitanti che sta a tre quarti della strada tra Lisbona e Cascais, propongono questo edificio che su un lotto di 900 mq contiene un appartamento da 75, uno da 82 e uno spazio attualmente adibito a negozio da 100. Si potrebbe riqualificare, ma si parte già da 750.000 euro. https://www.idealista.pt/en/imovel/32181471/
Per vedere se i conti tornano, sono andato di nuovo sul sito https://www.expatistan.com/ già consultato in passato, quello he valuta i costi della vita in una serie di posti e li compara con quelli del posto dove vivi. Oggi rispetto a Milano mi dice
Alajuela, Costa RIca -12%
Cascais, Portogallo -13%
Santa Cruz de Tenerife, Spagna -25%
Valletta, Malta, identico
Nicosia, Cipro, -15%
E, niente, mi pare che più o meno i conti tornino.
Akko
Iersera il Colo mi chiede a bruciapelo “ma comprare o affittare” e io ho abbozzato una risposta a braccio. Se mi regalate cinque minuti mi spiego meglio. Farò degli esempi ma siccome non sappiamo ancora chi va in pensione per primo, eccetera, invece di usare i nostri nomi parlerò di quattro persone chiamate A B C e D.
A comprare — un appartamento o un intero palazzo, non importa — corri due rischi. Primo, scopri una magagna nell’alloggio dopo un po’ che ci stai dentro. Lo compri a luglio ed è bellissimo, a ottobre riaprono le scuole e scopri che ne hai una dietro l’angolo, tutte le mattina alle otto c’è un cicalio di bambini che sveglierebbero un morto anche se volevi dormire fino a tardi, e non si passa più dalla strada. Cose così. Secondo, magari la città dove si trova l’immobile ti pare bellissima ma a starci te ne disinnamori. È un posto turistico e d’inverno è deserto e tristissimo, o tutti nativi ce l’hanno su con gli stranieri e ti sputano sulla pizza prima di consegnarla, Cose così.
Per questo dicevo “affittare prima, comprare con calma poi". Metti che troviamo un edificio che sembra eccellente per rapporto prezzo prestazioni in un gran bel posto. Immagina che A va in pensione per primo. Si affitta l’immobile per un anno — con l’opzione per acquistarlo al termine, idealmente — e gli altri vanno a trovar A a ogni occasione disponibile, quindi per un mese sono là A e B, per un mese c’è A e C, per un mese A e D, per un po’ di mesi lui è da solo, e se per un po’ vuol tornare inItalia basta che chiuda l’acqua e il gas prima di andare in aeroporto. Magari per Pasqua tutti lì, magari nel corso dell’anno va in pensione un altro dei membri della cricca.
Dopo un anno quel che c’era da scoprire l’hai scoperto. Se non sono emerse magagne si passa dal notaio. In caso opposto si ripete il cinema da un’altra parte, in un’altra nazione dell'elenco, quasi certamente con due persone in avanscoperta invece che una sola.
Un’altra proposta che avevo accennato molto tempo fa e che volevo rispolverare è che NON si faccia “andiamo dal notaio in quattro e ciascuno di noi compra il 25% dell’edificio”. Io sognerei una cosa del tipo “c’è una cooperativa (o qualcosa del genere) senza scopo di lucro e ciascuno di noi ne possiede il 25%; la cooperativa compra il palazzo”.
Inciso. Dico il 25% a testa perché faccio in fretta nel resto della discussione a farei conti, ma poi magari scopriremo che i coniugi Accomazzi e i coniugi Cassamagnaga vogliono un locale in isco esclusivo in più dei due single e le percentuali son diverse, Ma questo non importa, seguite il discorso facendo finta che ci siano quattro fette identiche per dimensione, per adesso.
Nelle regole della cooperativa metterei che se uno dei fondatori (e anche la consorte, se sposato) viene a mancare allora la sua quota viene diluita nella cooperativa stessa senza passare ai legittimi eredi. Questa clausola serve a salvaguardare il più longevo tra noi. Mi spiego. Un 65enne ha venti anni di aspettativa di vita. Qualcuno sarà più fortunato, qualcuno meno. Se A a un certo punto defunge, B ci lascia tre anni dopo, C tira le zampette dopo altri tre anni e D lascia questa valle di lacrime dopo altri tre anni ancora, cosa succede? D passa gli ultimi tre anni da solo (a qualcuno dovrà pur capitare) ma è in pratica proprietario dell’intero edificio. Gli alloggi sfitti li può affittare, e la cooperativa ha introiti coi quali pagare le spese, “il maggiordomo” che magari nel frattempo è diventato una badante a tempo pieno, e se D nel frattempo ha finito i risparmi comunque di fame non muore.
Ma è solo una mia idea, parliamone.
Akko